Grayphone: il telefono “fai da te”

Il mercato attuale propone smartphone di ogni tipo dotati di ogni sorta di funzionalità. Ma esiste un telefono che risponde perfettamente alle nostre esigenze? Un oggetto in grado di adattarsi al meglio ad ogni nostro bisogno, capace magari di evolversi con i nostri gusti?. Ecco come Google propone una soluzione possibile a questi interrogativi: Greyphone.

Grayphone

Letteralmente tradotto come “telefono grigio”; ci suggerisce appunto un’idea di neutralità. Nello specifico questo concetto propone  un telefono base, personalizzabile attraverso moduli componibili singolarmente scelti dal cliente in relazione ai suoi desideri. Il  phoneblock (telefono a blocchi) iniziale nasce dal designer olandese Dave Hakkens, il quale si propose come obbiettivo un prodotto in grado di raggiungere ogni tipo di persona per quanto riguarda la disponibilità economica, le affinità con i bisogni soggettivi, ed una durata superiore alla vita media dei telefoni in commercio grazie appunto alla possibilità di sostituire le parti. Il direttore del progetto denominato “Ara” Paul Eremenko annuncia: “Vogliamo darvi il potere di decidere che cosa fa il vostro telefono, come appare, di che cosa è fatto, quanto costa e quanto tempo lo terrete”.

Ma nello specifico come apparirà e come funzionerà tutto questo? : si suppone che entro Aprile del prossimo anno potremo acquistare uno smartphone-base (in versione Beta) battezzato da Google Endo, disponibile in tre diverse dimensioni al costo di 50 dollari, dotato essenzialmente di alcuni elementi principali e solo una connessione Wi-Fi ( la scelta del tipo di rete mobile 3G/ 4G o Edge è nostra). Successivamente inizia il bello, ossia l’assemblaggio possibile con il telefono acceso: attraverso uno specifico negozio o probabilmente Playstore sceglieremo se avere un certo tipo di fotocamera, alimentazione con una più batterie, tastiera, colore del guscio esterno, o addirittura  un pulsiossimetro in grado di stabile la misura di emoglobina legata al sangue in maniera non invasiva. Alcune voci parlano persino di moduli ottenuti tramite l’uso di stampanti 3D. Scontato chiedersi se saremo in grado di effettuare tutte queste operazioni… ma Google ha già pronta la soluzione: MDK ( modelle developement kit) cioè un’ applicazione guida per risolvere ogni dubbio. Resta solo il dubbio se il costo totale del Greyphone assemblato sarà in grado di competere col mercato degli smartphone pronti all’uso. Ma per questo quesito dovremo attendere il 2015.