Oculus Rift, la ZeniMax accusa: “Ci hanno rubato il progetto”

Oculus VR vs. ZeniMax Media. Oggetto del contendere è il visore di realtà virtuale Oculus Rift, che secondo la ZeniMax sarebbe stato copiato da Oculus VR e John Carmack, CTO del progetto.

Oculus Rift

A lanciare queste accuse è l’ex datore di lavoro di John Carmack (la ZeniMax), secondo cui il visore di realtà virtuale, acquistato a marzo da Facebook, sia stato realizzato infrangendo la proprietà intellettuale del progetto. Carmack, per un breve periodo ha prestato il proprio lavoro ad Oculus VR per la realizzazione di Rift, arrivando a lasciare la ZeniMax per dedicarsi interamente a questo progetto. Chissà perché proprio ora la ZeniMax, casa produttrice di videogame sconosciuta ai più, rivendica la proprietà intellettuale di Rift. L’odore di affari può esserne la motivazione, e a Mark Zuckerberg i soldi non mancano di certo. Si parla infatti di circa due miliardi di dollari per la tecnologia che rivoluzionerà il mondo di interagire con la realtà virtuale. Pertanto, la Oculus VR ha già respinto ogni accusa di violazione di proprietà intellettuale.

“Una delle ragioni dell’abbandono dell’id Software da parte di Carmack – dichiara Oculus VR – riguardava proprio il fatto che ZeniMax aveva smesso di investire nello sviluppo della realtà virtuale”. Inoltre, aggiunge Oculus, “il codice sorgente dell’Oculus SDK è disponibile on line, ma fino ad ora Zenimax non è stata in grado di indicare quali sarebbero le parti tubate”. In particolare, fanno notare come l’accusa sia arrivata a quasi un anno dall’arrivo di Carmack a Oculus VR, e solo dopo l’acquisizione dell’azienda da parte di Facebook. Si preannuncia una dura battaglia legale.