Ecco PickMyBook, la app per cercare libri usati

Anche chi è alla ricerca di libri usati, arrivano in soccorso smartphone e tablet. E’ nata proprio per offrire una possibilità in più a chi vorrebbe risparmiare sui costi sempre troppo alti dei libri di testo PickMyBook, una app per dispositivi mobili Apple e con Android che è stata appositamente creata da studenti e rivolta agli studenti.

studenti

Sono proprio gli ideatori a spiegare come l’app, abbia come preciso fine quello di portare ad un rafforzamento della piattaforma web, sulla quale sono già a disposizione migliaia di libri che possono essere cercati in base a distanza, prezzo e feedback del venditore. Proprio la distanza geografica è probabilmente l’aspetto più rilevante dell’operazione, in quanto la compravendita in questione non avviene online tramite spedizione, ma di persona. La risposta dell’utenza può essere considerata più che buona, se si pensa che dopo poche settimane dal suo esordio, il servizio ha già superato i 2.200 iscritti, mentre sulla piattaforma sono presenti circa 6.400 libri pronti per essere scambiati e presentati in anteprima per mezzo di immagini fotografiche che possono dare una idea più compiuta sul loro stato di conservazione.

Una nuova risposta, quindi, al caro libri che ormai da decenni angoscia le famiglie italiane, messe a rischio da prezzi salati e dalle mancate risposte istituzionali in grado di frenare la voracità delle case editrici. A spiegare il significato dell’operazione PickMyBook è Arianna Cortese, una studentessa di diciotto anni che può essere considerata la mente del progetto. E’ proprio  lei, infatti, a ricordare come la creazione di una app dedicata  fosse in pratica una tappa obbligata al fine di dare ulteriore impulso al servizio, proprio per l’ormai universale diffusione di Internet e il nuovo modo di accedervi non più soltanto tramite personale computer, ma anche tramite dispositivo mobile. Un modo per andare incontro alle esigenze di tutti gli studenti che cercano in continuazione libri scolastici e testi universitari usati, in modo da non doversi sottoporre al vero salasso rappresentato dai testi nuovi.