WhatsApp bannato in Iran

L’applicazione di messagistica istantanea più popolare al mondo è stata bloccata dalle autorità Iraniane. WhatsApp, recentemente acquistata da Facebook, era uno strumento chiave per permettere alle persone di comunicare con amici e parenti all’interno e all’esterno dell’Iran, ma il Comitato Iraniano sui Crimini Legati ad internet ha così decretato.

WhatsApp bannato in IranQuale potrebbe esere la causa di tutto ciò? Apparentemente, la causa è di Mark Zuckerberg: Il possessore di WhatsApp è un “Sionista Americano” e per questo deve esser fermato. Il servizio di messaggistica istantanea si unisce così a WeChat, il quale è stato bannato l’anno corso. “La ragione si basa sul presupposto che WhatsApp appartiene al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg” ha detto Abdolsamad Khorramabadi, capo del comitato dei crimini su internet. Ovviamente, a queste persone non interessa che Mark, al giorno d’oggi, possiede meno del 30% di Facebook.

Facebook è già limitato all’interno della nazione, assieme agli altri maggiori social network come Instagram, Twitter, Viber, Youtube. Inoltre molti ufficiali del governo sono attivi proprio su questi social network, dove possono così fare propaganda. Alcuni utenti sono stati in grado di aggirare la restrizione utilizzando proxy, altri affermano invece che WhatsApp sia a loro accessibile. C’è ancora un alone di mistero sulla situazione interna precisa riguardante i social network, ma il succo è sempre lo stesso: In Iran, la libertà d’accesso alla rete viene sempre più minata.