La Cannabis sostituirà il Grafene per produrre condensatori
Il grafene è un semiconduttore prodotto dall’uomo a partire dalla grafite, costituito da un singolo strato di atomi di grafite, disposti in modo da dare origine ad una lamina sottilissima, ma dura come il diamante. Si utilizza per produrre circuiti integrati e microchip di dimensioni infinitesimali.
Chiaramente produrre questo semiconduttore è assai costoso, e si utilizzano metodi tecnologicamente avanzati. Sembra che dalle ultime scoperte per questo scopo, al posto del grafene, si possano utilizzare le fibre di cannabis per produrre dei super condensatori. Oltre ad essere molto più economiche, sembra che le fibre di cannabis siano anche molto più efficienti, rispetto al grafene. Come si possa produrre un condensatore con la cannabis, non è ancora dato saperlo, visto che si parla solo di una scoperta di laboratorio, non ancora utilizzata in alcun campo pratico.
Le aziende che producono microprocessori utilizzano a tutt’oggi il grafene, ed hanno anche investito svariati milioni di dollari per fare ulteriori ricerche proprio sul grafene. Certo che se la cannabis fosse effettivamente il nuovo sostituto del grafene, chiaramente il prezzo della materia prima per costruire un condensatore scenderebbe di parecchio, visto che la cannabis è una delle piante più facili da coltivare. Non solo, si potrebbe anche parlare di condensatori ecocompatibili, perché la cannabis si può sempre riseminare, è una materia prima completamente rinnovabile, mentre la grafite non lo è affatto. Nelle prossime settimane cercheremo di capire se si tratta di una sorta di pesce d’aprile in ritardo, o se effettivamente queste nuove scoperte sono reali e possono venire utilizzate nell’industria dei telefonini.