Il Movimento anti-selfie

I Selfie, ormai pare abbiano conquistato chiunque. Dal vicino di casa, alla star di Hollywood, dai ragazzi al papa… esistono persino telefoni o gadget studiati nel dettaglio per ottimizzare questa pratica come phon per immortalarci mentre asciughiamo i capelli o lezioni universitarie a riguardo . Eppure non tutti sembrano essere stati contagiati dalla “selfie-mania” e si dissociano, altri invece; evidentemente esausti hanno creato un vero e proprio movimento Antiselfie supportato da pagine su network e persino canzoni in cui denunciano l’abuso dell’austoscatto… troppo critici? Beh, considerate che il governo filippino vorrebbe addirittura arrivare alla proibizione degli scatti.

Movimento anti-selfie

D’altronde parlano le cifre: il 50% delle persone tra i 15 e i 35 anni si è fatta un selfie e secondo una ricerca di Samsung solo in Italia ne vengono scattati 28 milioni al giorno. Il sito Selfiecity.net dopo aver monitorato live cinque città ha constatato che su Instagram il 4% delle immagini son proprio di questo tipo. Evidentemente la cosa sembra essere un po’ sfuggita di mano, quindi non dovrebbe stupirci che in America venga dichiarato a gran voce che è tempo di essere Unselfie e a prender posizione non sono solo ragazzi stufi di avere la bacheca dei Social Network invase dagli autoscatti, ma anche le star di Hollywood; tra cui Kirsten Dunst (l’attrice spesso ricordata per la parte in cui interpretava la fidanzata di spiderman).

La Dunst in collaborazione con Mattew Frost ha partecipato alla realizzazione di un cortometraggio intitolato “Aspirational”, dove  dopo aver acconsentito al Selfie con due fan, apparentemente più entusiaste dall’imminente condivisione che dell’incontro con il loro idolo, chiede alle ragazze se vogliono parlare un po’ con lei, ma la reazione è solo un’altra richiesta: il tag su Facebook. Insomma, in definitiva il troppo stroppia e la tendenza si è spinta in alcuni casi oltre i limiti della morale, facendosi foto con defunti o tragedia di sfondo.