Il sistema antifurto per smartphone
Per ora se ne parla solo negli States, ma probabilmente questa idea sbarcherà presto anche in Europa, Italia compresa. Parliamo del sistema di kill switch da inserire nei nuovi smartphone e della collaborazione tra produttori e operatori nel tentativo di creare un deterrente per il furto di dispositivi tecnologici.
Recenti statistiche americane dimostrano, infatti, che i casi di furti e le conseguenti lamentele a tal proposito sono innumerevoli, e ora più che mai si sente la necessità di un intervento da parte delle autorità di competenza con la realizzazione di leggi ad hoc. Ancora tutto tace però: solo raccomandazioni da parte dei procuratori di San Francisco e New York, la proposta di legge dello stato della California, le migliaia di denunce da parte di cittadini vittime di furto di smartphone. Pertanto le aziende produttrici questa volta decidono di giocare d’anticipo, inserendo all’interno degli smartphone il sistema kill switch. In cosa consiste? In poche parole i dispositivi funzioneranno solo nelle mani dei legittimi proprietari, mentre potranno essere disattivati e resi inattivi da remoto, non appena ci si accorge del furto.
Un forte segnale nei confronti dei malviventi: se gli smartphone rubati non possono essere più utilizzati o venduti, e pertanto risulta quasi inutile rubarli. Inoltre, la CTIA, l’associazione che rappresenta l’industria delle comunicazioni wireless, ha adottato un codice di condotta secondo i quali i dispositivi, realizzati a partire da luglio 2015 e destinati alla vendita negli States, offriranno sistemi antifurto senza alcun costo aggiuntivo per gli utenti che ne usufruiscono. Forse ora possiamo stare un po’ più tranquilli, o almeno per ora lo sono gli utenti degli States. Nonostante ciò però cerchiamo di stare attenti e di avere il nostro smartphone nuovo sempre sott’occhio: insomma, dovremmo trasformarci in veri e propri antifurti umani!