Al, assistente di Facebook

Facebook, è da sempre considerato uno dei social network più utilizzati di sempre, ma nello stesso tempo anche uno dei principali motivi di figuracce, litigi, imbarazzo etc. Il tutto è dovuto spesso e volentieri a un uso scorretto da parte delle persone; che finiscono per vederlo quasi come un diario personale (sarà complice anche il fatto che Facebook stesso chiama così le pagine dei profili?) e inseriscono dati e informazioni sottovalutando che essendo trasmesse in internet, diventano di pubblico dominio. Per essere brevi, ciò che viene messo online, rimane online ed è raggiungibile da chiunque.

Assistente Facebook

Quindi sarà sicuramente bene ricordare questo concetto prima di postare qualsiasi cosa, per esempio quel commento poco carino su un collega fastidioso, l’ultimo litigio con la ragazza o la foto che ci ritrae in un atteggiamento non propriamente formale. Nasce quindi la necessità di trovare una soluzione per salvaguardare gli utenti: AL. Al, è una sorta di assistente virtuale, che ci ricorderà puntualmente di essere più responsabili rispetto ai contenuti che stiamo per pubblicare: tramite lo sviluppo di alcuni algoritmi in grado di riconoscere i dati, prima che sia pubblicata ad esempio un’immagine, il nostro “tutore” ci invierà un messaggio di avvertimento. Ma il pubblico come la prenderà?

Yann LeCun, capo di Facebook Artificial Intelligence Research Lab, secondo quanto rilasciato da un’ intervista a Wired Usa, sembra fiducioso in un riscontro positivo definendo Al come un modo di mediare le interazioni con la gente e i contenuti del sito in questione. L’obbiettivo principale di LeCun e dell’ Artificial Intelligence Research Lab; è quello di arrivare ad avere un’ intelligenza artificiale più complessa, secondo il sistema del deep learning, che studia le interazioni tra intelligenza umana e tecnologica. Ma a quali fini? Fino a che punto Al potrà monitorare le nostre attività? E’ ancora presto per dirlo, ma i presupposti sembrano essere per delle buone cause. Non ci resta che vedere….e farci vedere.