Samsung si prepara a produrre smartphone in Vietnam

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. La celebre frase pronunciata da John Belushi in Animal House sembra adattarsi perfettamente alla decisione presa da Samsung, il gruppo coreano che ha chiesto al governo del Vietnam la licenza per poter aprire uno stabilimento in cui poter portare avanti la produzione di smartphone, con un investimento complessivo di 3 miliardi di dollari.

Samsung Vietnam

A dare la notizia è stato il quotidiano locale Dau Du, emanazione del ministero vietnamita della Pianificazione e degli Investimenti. La decisione del colosso sudcoreano è dovuta in particolare all’intenzione di produrre dispositivi mobili a basso costo, proprio grazie alla favorevoli condizioni che troverebbe in Vietnam, potendo così competere al meglio con i sempre più aggressivi produttori cinesi, che proprio sui prezzi bassissimi stanno puntando per conquistare quote di mercato sempre più vaste. 

Il settore degli smartphone low cost ha in effetti visto la prepotente avanzata dei produttori cinesi, che sta mettendo in seria apprensione la concorrenza. Ecco perciò spiegata la decisione di Samsung di aprire uno stabilimento in Vietnam,  che dovrebbe sorgere nella provincia di Thai Nguyen, nella parte settentrionale del paese, dove la compagnia coreana ha del resto già aperto una fabbrica di telefonini nel marzo scorso dando vita ad un investimento di 2 miliardi di dollari.

Sempre in basse alle indiscrezioni riportate da Dai Du, il nuovo insediamento produttivo porterebbe gli investimenti complessivi di Samsung in Vietnam alla bella cifra di circa 11 miliardi di dollari nel solo 2014. Per capire la portata della sfida in atto, occorre prendere in prestito le statistiche degli analisti di Idc, secondo i quali nel terzo trimestre del 2014 la quota mondiale di Samsung sarebbe scesa dal 35,5% al 23,8%.

Una discesa molto preoccupante che fa da pendant alla crescita di Xiaomi, produttore cinese che ha praticamente triplicato le vendite piazzandosi al terzo posto della classifica globale, alle spalle anche di Apple. Va però considerato che lo stesso Xiaomi ha già detronizzato Samsung sul mercato cinese nel corso del secondo trimestre facendo registrare il 14% delle vendite totali, due punti in più del colosso sudcoreano.