Samsung Galaxy S5 e la privacy negata

Ci sono voluti poco più di sei giorni prima che qualcuno trovasse il modo per hackerare il lettore di impronte digitali di cui è dotato il Samsung Galaxy S5. Un vero duro colpo per l’azienda sud-coreana, che ha visto cosi minacciata la propria immagine di azienda in grado di difendere la privacy dei propri utenti.

Samsung Galaxy S5 e la privacy negata

E invece, quasi fosse un castello di sabbia, si è sgretolata lentamente sotto i nostri occhi. Non ci sorprende il fatto che qualcuno abbia provato a forzare il sistema. Lo stesso era accaduto anche in seguito all’uscita dell’iPhone 5s, dove addirittura era stata fissata una “taglia” per colui che fosse stato in grado di abbattere il muro di sicurezza della Apple. Ciò che invece ci sorprende, lasciandoci quasi senza parole, è prima di tutto l’esito positivo delle intenzioni, e poi, la rapidità con cui è stato possibile portare a termine la missione. È stato sufficiente imprimere le impronte digitali del proprietario dello smartphone su un pezzo di silicone…e il gioco è fatto!

La notizia, diffusa da SRlabs, ha allarmato gli utenti, dal momento che manomettere il sistema delle impronte digitali vuol dire non solo avere libero accesso al telefono, ma anche a tutte quelle applicazioni che prevedono l’autenticazioni con le impronte piuttosto che con una password. Per esempio chi entra nel sistema può accedere tranquillamente al conto PayPal del proprietario ed effettuare una transazione di denaro senza alcun problema. Questo è un segno evidente che qualcosa non va. Ora la nota azienda sud coreana Samsung deve subito correre ai ripari se non vuole perdere la fiducia dei suoi utenti.